ACUSTICA IN EDILIZIA


TROVARE UNA SOLUZIONE CONTRO IL RUMORE

L'abbondanza e il volume di rumori e suoni, provenienti dalle più disparate fonti, che assediano le nostre case è spesso un problema pressante, che disturba il nostro benessere e può persino provocare seri dubbi di comportamento.

Che il rumore possa essere molto fastidioso, o addirittura dannoso, è un dato di fatto. E non ce ne accorgiamo solo noi. Anche la Legge, in questi ultimi due decenni, si è espressa con una serie di sempre più stringenti normative a livello comunitario, nazionale e regionale, che impongono severi limiti all'inquinamento acustico e prescrivono tutta una gamma di misurazioni e accorgimenti per monitorare il fenomeno, circoscriverlo e ridurlo infine a elemento non dirompente del nostro sistema di vita.

Il problema non è sempre di facile soluzione perché, contrariamente a quanto succede per altri fenomeni fisici, il rumore, per sua stessa natura, lascia in genere, come quasi unica possibilità, l'agire in maniera passiva: mettere cioè tra noi e la fonte di disturbo prodotti o accorgimenti che "taglino" le onde sonore abbattendone la forza e portandola a livelli meno disturbanti. Oggi il progresso tecnico mette a disposizione una vasta ed efficace modalità di soluzioni in grado di minimizzare, e spesso risolvere, il problema.

In edilizia, il controllo della trasmissione dei rumori è affrontato considerando sia i rumori aerei che quelli di impatto. Mentre i primi sono generati da una sorgente sonora che mette in vibrazione pareti e solai tramite un mezzo elastico (l'aria) e si propagano agli ambienti circostanti attenuati dagli ostacoli che incontrano, i secondi sono generati da un'azione meccanica (urti, calpestio, trascinamento o caduta di gravi, vibrazioni prodotte dal funzionamento di macchine) agente direttamente sull'elemento costruttivo tramite il quale il suono si propaga velocemente verso ambienti anche molto distanti dalla sorgente.

Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici

Il problema affrontato dalla Normativa Italiana con il DPCM 5/12/1997, <>, non è banale ed interessa in pratica tutti i cittadini: infatti in questo provvedimento legislativo vengono presi in considerazione sostanzialmente tutti gli aspetti di una qualche rilevanza sul piano dell'inquinamento acustico;

  1. isolamento dai rumori trasmessi per via aerea da unità abitative differenti;
  2. isoamento dai rumori trasmessi per via aerea e provenienti dall'esterno dell'edificio;
  3. isoamento dai rumori trasmessi attraverso le strutture (calpestio);
  4. rumorosità degli impianti a funzionamento continuo (riscaldamento, aerazione, condizionamento);
  5. rumorosità degli impianti a funzionamento discontinuo (ascensori, scarichi idraulici, bagni, servizi igienici e rubinetteria).

Si tratta quindi di un provvedimento di ampio respiro che interessa la totalità delle possibili fonti di inquinamento acustico all'interno degli edifici.

La responsabilità delle realizzazioni di opere di collaudo ricade sulla direzione dei lavori e sull'impresa che avranno cura di affidare ad un tecnico competente l'incarico della verifica in opera delle prestazioni richieste per legge.

Ma perché il provvedimento non diventi una verifica a posteriori sterile ed esclusivamente punitiva è necessario che un tecnico acustico intervenga fin dalla fase di progetto.

Non è pensabile prevedere la protezione acustica di un edificio come una fase accessoria finale: infatti un risultato ottimale può essere raggiunto solo se la problematica acustica viene affrontata fin dall'inizio e durante l'intera fase progettuale e realizzativa.

Entrando nello specifico delle prescrizioni previste, vengono identificate dal decreto delle tipologie di edifici e per ciascuno di essi vengono forniti i valori limite da prevedere per i diversi parametri, come riportato in apposite tabelle previste dalla normativa

Quadro normativo

In Italia la normativa acustica di riferimento per l'edilizia è la "Legge Quadro per l'inquinamento acustico" 447/1995 e il DPCM 5.12.97 " Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici".

In base al DPCM le grandezze da considerare sono riassunte nella tabella seguente per gli edifici adibiti a residenza (Categoria A).

Attualmente la normativa è in fermento e si prevedono dei cambiamenti, pertanto è lecito chiedersi, è ancora in vigore il DPCM 5-12-1997?

Il DPCM 5-12-1997 è ancora in vigore non essendo stato abrogato da alcun documento di legge.

L'articolo 15 della Legge Comunitaria 2009 infatti indica solo che il DPCM non trova applicazione nei rapporti tra privati. Niente viene specificato in merito ai rapporti tra costruttori e Pubblica Amministrazione. I Comuni pertanto devono richiedere la certificazione del rispetto dei limiti di legge al titolare del Permesso di Costruire. Si evidenzia che se il Comune non farà tale richiesta, con molta probabilità gli acquirenti di immobili che riscontreranno difformità nell'isolamento dai rumori nei propri appartamenti cercheranno di rivalersi sull'ente pubblico.

Il rispetto delle prescrizioni di legge dovrà essere certificato dal titolare del Permesso di Costruire preferibilmente mediante misure fonometriche a fine lavori, eseguite da un tecnico competente in acustica ambientale, e non con una semplice autocertificazione. Resta di fondamentale importanza anche l'esecuzione del progetto acustico previsionale, precedente all'inizio dei lavori, per verificare la validità delle stratigrafie e dei sistemi costruttivi previsti nel progetto architettonico.

Il documento, all'art.15 riporta:

Il governo è delegato ad adottare,[...] , entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, una o più decreti legislativi per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico, di requisiti acustici degli edifici e di determinazione e gestione del rumore ambientale...

I famosi dodici mesi sono ormai scaduti il 29 luglio 2010 e il decreto era pronto ma qualcosa o qualcuno l'ha bloccato.

La mancata approvazione di tale decreto determina un notevole passo indietro nel campo dell'acustica e una mancanza totale di rispetto per tutti i professionisti coinvolti in questo settore nonché gli ignari acquirenti di edifici "fuori legge".

www.anit.it (sezione acustica)